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Domenica, 28 Aprile 2024

Folla per Geolier alla Federico II: "Così combatto gli stereotipi su Napoli" |VIDEO

Circa 700 studenti hanno partecipato all'incontro con il rapper che ha risposto a tutte le domande prima di concedersi ai selfie

L'infanzia, il successo, la scuola, le paure, le ansie, il futuro. Questo e più di questo nelle domande che i 700 studenti della Federico II hanno posto a Emanuele Palumbo, in arte Geolier, ospite nella sede di Scampia del più antico ateneo laico d'Europa. Una presenza condita dalle polemiche avanzate nei giorni scorsi da una parte della città, guidata dal procuratore capo Nicola Gratteri, sull'opportunità che un personaggio come il rapper napoletano parlasse in una Università. "Siamo molto felici - ha smorzato il rettore Matteo Lorito - perché Geolier è un fenomeno molto interessante e l'Università è anche questo". 

Geolier è entrato in punta di piedi, ma senza timori reverenziali. "Io non posso insegnare niente a nessuno. Anzi, qui dentro sono io che posso imparare qualcosa. Siamo coetanei, parliamo un po' delle nostre paure". Si è presentato così agli studenti, entusiasti di poterlo ascoltare. E ha risposto a tutte le domande, senza mai sottrarsi. "La cosa che non sopporto sono gli stupidi stereotipi su Napoli. Ho visto rapper venire in città e togliersi orologi e catene. Come se a Milano non ci fossero crimini". 

L'artista non ha negato intimi racconti familiari e d'infanzia: "Ho cominciato a lavorare quando frequentavo la quinta elementare. Mentre gli altri ragazzi guardavano i Simpson, io iniziavo il lavoro. Posso dire di non aver avuto un'infanzia, ma è stata una mia scelta, volevo essere autonomo già da piccolo. Rimpiango però di non aver studiato molto, mi sarebbe servito a comunicare i miei pensieri in maniera più fluida". Poi, il rapporto con i genitori: "Mia madre mi dimostra amore in continuazione, mio padre è silenzioso. Quando parla mi mette soggezione, forse perché vorrei diventare come lui da grande". 

Immancabile la domanda sulla gestione del successo: "Io lo so che non capiterà sempre che riempirò lo Stadio (il Maradona, ndr) tre volte in pochi giorni. So che questo è legato al clamore del momento e che devo investire per creare un fanbase forte e avere la fortuna, tra qualche anno, di riempirlo almeno una volta". Prima di lasciarsi ai selfie, Geolier ha voluto lasciare un consiglio agli studenti: "L'unica cosa che mi sento di dirvi è di non correre, di godervi il momento, di fermarvi se sentite che l'ansia sta salendo". 

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