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Presidio per Ilaria Salis: "Stanno violando i diritti umani"

Alcuni attivisti hanno esposto uno striscione per chiedere la liberazione della docente italiana detenuta in Ungheria con l'accusa di aver aggredito partecipanti a una manifestazione nazista

"Ilaria Salis libera". Recita così lo striscione esposto da alcuni attivisti a largo Berlinguer, nel centro di Napoli. Ilaria Salis è la docente italiana di 39 anni che è detenuta a Budapest, in Ungheria, da 13 mesi perché accusata di essere tra coloro che avrebbero aggredito un gruppo di neonazisti durante una manifestazione celebrativa. 

Il presidio è stato organizzato in poche ore dopo la decisione del Tribunale di negare alla donna gli arresti domiciliari. Anche oggi, come già accaduto in passato, sono giunte in Italia immagini che mostrano come la Salis sia stata condotta in aula con catene alle mani e alle gambe: "Immagini medioevali - commenta l'attivista napoletano Alfonso De Vito - del Governo più a destra d'Europa. Colpisce il silenzio dell'Italia che, invece, anni fa si schierò a difesa dei marò che spararono a poveri pescatori nell'Oceano Indiano". 

I manifestanti di largo Berlinguer si sono collegati anche con chi è partito alla volta di Budapest per assistere all'udienza: "Ci hanno riferito le parole del padre, secondo il quale Ilaria potrebbe essere condannata perché donna, straniera e antifascista". Nei prossimi giorni a Napoli, come in altre città, saranno organizzate nuove manifestazioni di solidarietà per Ilaria Salis: "L'Unione europea ancora una volta non si dimostra un luogo in cui vincono i diritti umani".   

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