Ragazzine scomparse, uno dei due telefoni sarebbe stato agganciato a una cella di Napoli: proseguono le indagini
Proseguono le ricerche delle due ragazzine di 12 e 13 anni scomparse mercoledì in Emilia Romagna e che potrebbero trovarsi in Campania
Proseguono le ricerche delle due ragazzine di 12 e 13 anni scomparse in Emilia Romagna e che potrebbero essere nella zona di Napoli. Michelle e Sofia hanno passato la seconda notte fuori casa. Le due amiche sono scomparse mercoledì 27 marzo dopo essere state accompagnate a scuola dai genitori, ma a scuola non sarebbero mai entrate. I genitori si sono accorti della scomparsa delle due ragazzine tramite l'applicazione con la quale si può verificare la presenza del proprio figlio a scuola, ed entrambe le famiglie hanno sporto denuncia di scomparsa ai carabinieri.
Un familiare di Michelle - come riporta RavennaToday - giovedì ha spiegato che la 12enne proprio mercoledì mattina avrebbe scritto a un'amica di Napoli conosciuta online, dicendole che sarebbe andata da lei a trovarla. La 12enne sarebbe partita - il condizionale è d'obbligo - insieme all'amica, la 13enne Sofia, con l'intenzione di raggiungere Napoli in treno. Il cellulare di Michelle, rintracciato tramite gps, ha agganciato una cella telefonica a Bologna, poi a Prato. Una familiare della ragazzina sarebbe riuscito a parlare brevemente con lei tentando di convincerla a tornare indietro, sentendo parlare in sottofondo anche Sofia.
Da quel momento il telefono di Michelle risulta spento, mentre quello di Sofia sarebbe stato agganciato a una cella di Latina e poi a Napoli. I carabinieri si sono recati nell'abitazione dell'amica residente a Napoli per verificare se le due fossero lì, ma di loro non c'era traccia. Nel frattempo le famiglie delle due minori hanno deciso di venire nella città partenopea di persona per cercare di aiutare nelle indagini. Ma al momento delle due minori non c'è traccia.
